PELLE ACNEICA
L'acne è una dermatosi che s'instaura quasi sempre su pelli grasse. Non è solo un inestetismo ma una vera e propria patologia. La cura interna ed esterna dell'acne è prescritta dal dermatologo. L'acne è un insieme di distrofie localizzate dell'apparato pilosebaceo o follicolo pilifero, interessa anche le zone dermitiche ed epidermitiche circostanti. È un'alterazione qualitativa e quantitativa della secrezione sebacea ed è data da un'eccesiva stratificazione dello strato corneo. Il sebo è spesso ceroso e tende a depositarsi nel sacco follicolare, che si ritrova ben presto colmo e cisitificato. La superficie epidermica priva del suo mantello lipidico normale reagisce indurendosi ed ispessendosi.
Si possono distinguere più fasi dell'acne: 1. Fase comedonica: si presenta con comedoni aperti e chiusi, i comedoni rappresentano le lesioni più leggere e precoci dell'acne. Il sebo diviene poco fluido, s'indurisce e tende a ristagnare nel follicolo. La sua uscita è resa difficoltosa dall'accumulo di cheratina sopra il follicolo. La fase comedonica è possibile trattarla come la pelle comedonica ossia con una normale pulizia del viso.
2. Fase papulosa: le papule sono rilievi edematosi rotondeggianti e circoscritti, di grandezza leggermente maggiore rispetto ai punti bianchi, sono arrossati, duri alla palpazione e dolenti. La papula può regredire spontaneamente senza esiti cicatriziali o evolvere in pustola, le papole sono originate dall'evoluzione di un comedone chiuso. In questa fase i trattamenti devono essere eseguiti evitando d'infiammare ulteriormente le papule. Evitare le maschere i difficile rimozione.
3. Fase pustolosa: la pustola è una lesione di color rosso-giallastro di forma emisferica ripiena di liquido purulento (pus), conseguenza infettiva della papula, può regredire senza esiti cicatriziali con formazione di una crosticina o evolvere in nodulo. 4. Fase indurativa o nodulare: compaiono elementi nodulari che si approfondiscono nel derma e possono lasciare esiti cicatriziali, il nodulo è l'evoluzione della pustola, è di dimensioni maggiori, dolenti alla pressione e sono composti da un accumulo di grassi, siero e fibre connettivali. 5. Fase cistica: grossi rilievi di cisti di sebo che danno esiti cicatriziali. Sono più grandi dei noduli e sono dati dalla confluenza di più noduli. Le cisti e i noduli sono le manifestazioni più pericolose perché difficili da guarire. 6. Fase cheloidea: ulteriore deformazione con formazioni cicatriziali che risultano in rilievo o a cratere e sono dolorose. Le ultime tre fasi sono di competenza medica.