😵MAL DI TESTA - CEFALEE PRIMARIE😵
- 16 gen 2020
- Tempo di lettura: 2 min
Aggiornamento: 28 set 2022

Le cefalee primarie sono delle vere e proprie malattie. Non sono sempre causate da cause specifiche ma, nella maggior parte dei casi, dipendono da abitudini scorrette, fattori ormonali o dall’ambiente.
Le cefalee primarie sono le forme più comuni di mal di testa e, a loro volta, possono essere divise in:
Cefalea tensiva o muscolo-tensiva
Emicrania
Cefalea a grappolo
La cefalea tensiva è la forma più comune e relativamente meno dolorosa tra le cefalee primarie. Questa tipologia dipende dalla continua ed involontaria contrazione dei muscoli della nuca, della fronte, del collo e delle spalle. Può anche essere legata a stress, depressione, ansia o ad una postura scorretta.
La cefalea tensiva si presenta con dolore bilaterale e costrittivo (definito come cerchio alla testa), localizzato nella regione occipitale o diffuso a tutto il capo. Il mal di testa risulta persistente, di intensità lieve o moderata e gli attacchi possono durare da pochi minuti a diversi giorni.
La cefalea tensiva non condiziona le normali attività quotidiane, inoltre l’attività fisica sembra alleviarla.
Altri sintomi associati sono: dolore ai muscoli che regolano il movimento della mandibola, sensibilità alla luce e/o al rumore.
Il secondo tipo di cefalea primaria è l’emicrania. Colpisce prevalentemente il genere femminile, ma può presentarsi anche in età infantile.
Il dolore è intenso, da moderato a grave, e di natura pulsante. Ha la tendenza ad esordire lentamente e su un solo lato della testa, di solito coinvolge la regione frontale sopra l’occhio e la tempia. Il mal di testa può anche diffondersi su entrambi i lati della testa e peggiora con il movimento. L'emicrania può presentarsi con o senza aurea e in associazione ad altri sintomi come nausea, vomito, fotofobia, fonofobia, osmofobia.
L'emicrania si presenta con attacchi ricorrenti ma con frequenza molto variabile, può durare da 4 ore a 3 giorni.
Le cause scatenanti dell’emicrania sono ancora sconosciute, ma secondo alcune teorie sembra che abbia origine neuro-vascolare. Altri fattori scatenanti possono essere: squilibri ormonali, alimenti, cause ambientali, astinenza da caffeina, mancanza di sonno...
La cefalea a grappolo è la forma di cefalea primaria meno comune ma più grave. Colpisce prevalentemente il sesso maschile (dal 70 al 90% dei casi) e può essere episodica o cronica.
Il dolore si presenta intenso, di tipo trafittivo e lancinante. È quasi sempre unilaterale e durante tutta la durata dell’attacco rimane sullo stesso lato. Gli attacchi sono frequenti e ravvicinati (possono durare da 2 settimane a 3 mesi), ogni episodio di cefalea a grappolo dura da 15 minuti a 3 ore. L'attacco inizia in maniera rapida e raggiunge la massima intensità entro 15 minuti. Oltre al caratteristico dolore alla testa, la cefalea a grappolo ha altri sintomi ben definiti: arrossamento congiuntivale, abbassamento della palpebra, rinorrea e congestione nasale, lacrimazione.