I capelli hanno sempre avuto un ruolo estetico. Ammettiamolo, chi più e chi meno ma tutti “perdono” tempo a sistemare e acconciare i capelli. Inoltre si è sempre alla ricerca dei prodotti migliori per mantenere la capigliatura bella, forte e in salute.
Ma, in verità, i capelli non hanno solo il mero ruolo legato alla bellezza. Infatti, se le temperature si abbassano i capelli trattengono il calore emesso dal cuoio capelluto, viceversa se le temperature si alzano e il sole picchia i capelli isolano il cuoio capelluto prevenendo i colpi di calore (in ogni caso, quando il sole è troppo forte è sempre meglio coprire la testa).
Un cuoio capelluto sano conta tra i 150 000 e i 250 000 capelli, con un cambio continuo che varia tra i 30 e i 100 capelli persi al giorno. Quindi ripetiamo insieme, è normale perdere capelli ogni giorno, fino a 100 è fisiologico! In ogni caso, per ogni capello caduto ce n’è un altro pronto a prendere il suo posto, in questo modo è garantita la densità capillare.
Osservando un capello al microscopio si può notare quanto sia complessa la sua struttura. La parte esterna è chiamata fusto o stelo, questo è composto da 3 strati:
Midollo che è la parte più interna, è formato da cellule di forma tondeggiante disposte una sull’altra a formare una colonna. Ogni cellula è separata dall’altra da minuscole bollicine d’aria
Corteccia che è lo strato intermedio, è composta da melanociti cioè le cellule che contengono il pigmento melanina. È la melanina che determina la colorazione dei capelli. La melanina si divide in due tipi, eumelanina (tipica dei capelli scuri, tipo castani o neri) e feomelanina (tipica dei biondi e rossi). Oltre alla melanina, la corteccia presenta anche cheratina, acidi grassi, cere, fosfolipidi e minerali
Cuticola che è la parte più esterna, è formata da cellule trasparenti e ha il compito di proteggere gli strati sottostanti.
Quando il fusto è in salute, le scaglie che lo compongono sono compatte e i capelli risultano luminosi ed elastici.
Questo è quello che si “vede” all’esterno, ma sotto al cuoio capelluto si trova la radice del capello, alla cui base c’è il bulbo che non è altro che un ingrossamento di forma tondeggiante contenuto nel follicolo pilifero. All’interno del bulbo è presente la papilla dermica, riccamente vascolarizzata per garantire al bulbo ossigeno e nutrimento. Vicino al bulbo sono presenti ghiandole sebacee che, attraverso un dotto escretore, riversano del follicolo pilifero sebo per garantire la giusta lubrificazione del capello.
Il ciclo di vita dei capelli può essere diviso in 3 fasi:
Fase anagen che corrisponde alla crescita del capello. Il follicolo pilifero lavora molto e le cellule del bulbo si moltiplicano fino a raggiungere la superficie del cuoio capelluto. È in questa fase che si forma anche il fusto.
Fase catagen dove le cellule smettono di moltiplicarsi e il bulbo entra in una fase di riposo per poi risalire verso la superficie.
Fase telogen dove il capello cade. Il bulbo entra in una sorta di quiescenza per circa 3 mesi, poi riprenderà a produrre cellule per formare un nuovo capello.
Purtroppo anche i capelli non sono esenti da patologie a loro carico. Sicuramente la patologia più conosciuta è l’alopecia androgenetica, tipica soprattutto del genere maschile ma ne soffrono anche le donne. In questa patologia, strettamente ormonale, il testosterone attraverso l’enzima 5-alfa reduttasi viene convertito in diidrotestosterone che ha un’azione dannosa a livello del bulbo pilifero.
Un’altra patologia a carico dei capelli (ma che in questo caso interessa anche la barba) è l’alopecia areata che è di natura autoimmune. In questo caso è il sistema immunitario che si scaglia contro i follicoli. La caduta è tipicamente a chiazze con conseguente formazione di zone glabre sia sul cuoio capelluto sia sulla barba.
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