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🎭🌿PIANTE E MITOLOGIA - PAPAVERO🌿🎭

  • Immagine del redattore: Lotus Erboristeria
    Lotus Erboristeria
  • 6 mag 2021
  • Tempo di lettura: 3 min

Aggiornamento: 23 giu 2023


PAPAVERO – DEMETRA, PERSEFONE E PLUTONE


Plutone, dio dell’oltretomba, non riusciva a trovare una sposa per sé in quanto ogni fanciulla e dea si rifiutava di diventare regina di un regno dove non brillava mai la luce. Un giorno Plutone decise di salire nel regno dei vivi per trovare una compagna. Durante il suo girovagare, in un boschetto della Sicilia sentì vicino ad un torrente delle risate. Senza farsi vedere si avvicinò e vide delle bellissime ninfe che giocavano nel fiume. Plutone continuò a guardarle meravigliato finché una in particolare attirò la sua attenzione, in quel momento decise che quella ragazza doveva essere sua. La fanciulla in questione è Persefone, figlia di Demetra.

Plutone si recò da Zeus per chiedere il permesso di sposare Persefone. Il signore dell’Olimpo non dette espressamente il suo consenso ma nemmeno rifiutò. Zeus non era né favorevole né contrario, questo per Plutone aveva solo un significato: la ragazza poteva essere sua.

Un giorno, Persefone stava raccogliendo dei fiori quando all’improvviso la terra iniziò a tremare. Dalle sue profondità emerse, su di un carro d’oro trainato da quattro cavalli neri come la notte, il signore degli inferi che rapì la ragazza contro la sua volontà. Persefone strilla e si dimena ma nulla può contro Plutone che, infine, la porta nel suo regno.

Quando Demetra sentì le urla della figlia si precipitò subito nel luogo dell’accaduto ma era troppo tardi. Spinta dal dolore, la madre per nove giorni vagò sulla terra alla ricerca della figlia. Il decimo giorno i lamenti di Demetra arrivarono fino ad Ecate (dea delle arti magiche e della stregoneria). Ecate, toccata dall’enorme dolore, portò Demetra al cospetto di Apollo, a cui nulla poteva sfuggire, e le disse che la figlia Persefone era nel mondo dei morti.

Demetra, disperata perché non poteva raggiungere gli inferi, inizia a vagare sulla terra senza meta. Si travestì da vecchia e arrivò fino agli Eleusi. Le figlie del re Celeo e della regina Metanira, recandosi al pozzo, incontrarono la vecchia e le diedero rifugio a palazzo. Qui Demetra diventa la balia del figlio più piccolo dei reali, Demofoonte. La donna si affezionò al bambino, tanto da volerlo rendere immortale. La madre Metanira scoprì Demetra finché stava eseguendo il rituale e quest’ultima dovette rivelare per forza la sua identità. Il rituale d’immortalità non andò a buon fine, ma Demetra poté insegnare al bambino tutti i segreti sull’agricoltura.

Durante la folle ricerca della figlia, Demetra ferita e addolorata privò il genere umano dei doni della terra non permettendo a nulla di crescere. Zeus, preoccupato per le carestie che minacciavano gli uomini, mandò Iride da Demetra chiedendo di ridare alla terra la possibilità di donare frutti. Demetra era irremovibile, finché Persefone non fosse tornata da lei la terra sarebbe rimasta sterile.

Zeus allora inviò Mercurio da Plutone per ordinargli di restituire Persefone alla madre. Plutone non voleva perdere la sua sposa, così prima di lasciarla andare la legò a sé con una sorta di “sacramento di sangue”: le fece mangiare dei chicchi di melagrana per ancorarla per sempre all’oltretomba.

Mercurio accompagnò Persefone ad Eleusi dalla madre. Quando Demetra riconobbe il legame indissolubile che legava la figlia a Plutone, supplicò Zeus di poter tenere Persefone con sé almeno per un po’. Si arrivò così ad un accordo: per sei mesi Persefone sarebbe rimasta sulla terra insieme alla madre e per i rimanenti sei mesi sarebbe tornata nell’oltretomba da Plutone.

Ogni volta che Persefone torna sulla terra la natura esplode e tra le spighe di grano sbocciano anche i papaveri, il cui colore rosso è il monito per Persefone della passione del suo sposo che l’attende negli inferi.

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