Cape goosebarry, Inca berry, Aztec berry, Golden berry, Giant ground cherry, African ground cherry, Peruvian groundcherry, Peruvian cherry, pokpok, rasbhari, poha aguaymanto, uvilla, uchuva, harankash, amour de cage, physalis, bacche d’oro sono tutti nomi che indicano la stessa pianta cioè la Physalis peruviana L.
Il genere Physalis include approssimativamente 100 specie originarie delle Ande. La maggior parte di queste specie sono selvatiche, ma alcune sono coltivate in Colombia, Messico, Cina, Giappone e, più recentemente, anche in Brasile e Portogallo.
La physalis è una pianta annuale e ha un ciclo di vita molto breve. La specie è capace di adattarsi a qualsiasi clima temperato e tollera bene anche il freddo, anche se non ama particolarmente l’umidità e il gelo.
I fiori sono solitari, ermafroditi e a campana. I fiori, prodotti in inverno, sono gialli con delle macchie viola. La caratteristica maggiormente distintiva di questa pianta è il calice fruttifero che si ingrandisce per coprire il frutto e pende verso il basso come una lanterna.
Il frutto, una bacca succosa dal peso di circa 4,5 grammi, è protetto da un calice e ricoperto da una buccia di color giallo brillante. All’aspetto ricorda un pomodoro, ma il gusto (dolce e acido) è ricco e accenna al tropicale.
Nel 2005, c’erano più di 1,8 milioni di acri coltivati a bacche nel mondo e 966 erano di bacche d’oro. Una singola pianta ha una resa di 300 frutti, le piante coltivate con cura e attenzione possono fornire da 22 a 30 tonnellate di frutti per ettaro.
I frutti di Physalis peruviana L. possono essere usati come una buona fonte di provitamina A, minerali, vitamina C e vitamine del gruppo B. Contengono, inoltre, il 15% di solidi solubili e, per il loro alto livello di fruttosio, possono essere consumati anche dai soggetti diabetici.
La physalis contiene una grande varietà di principi attivi, sia primari sia secondari. I costituenti chimici isolati da diverse parti della pianta fanno parte della classe dei flavonoidi, carboidrati, fenoli, withanolidi e altri.
Vista la grande varietà di principi attivi, la physalis presenta molte attività benefiche.
Numerose ricerche hanno condotto diversi studi farmacologici in vitro e in vivo con componenti purificati e sono emerse molte proprietà, tra cui: antiossidante, antimicrobica, immunomodulante, protettiva a livello epatico e renale, ipocolesterolemizzante e potenzialmente neuroprotettiva. Nella medicina tradizionale le bacche d’oro sono utilizzate per trattare diversi disturbi come la malaria, l’asma, l’epatite, le dermatiti, i reumatismi.
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