Per discromia cutanea s’intende un’alterazione della normale pigmentazione della pelle, sia per eccesso sia per difetto del pigmento melanico in essa contenuto.
Nel primo caso si parla di ipercromie o melanodermie, nel secondo caso di ipocromie o leucodermie. Quando il pigmento è del tutto assente si parla di acromia.
Esempi di leucodermie o ipocromie sono la vitiligine e l’albinismo.
Esempi di melanodermie o ipercromie sono le efelidi, le lentiggini, il cloasma gravidico e la dermatite da bergamotto.
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