STORIA DEL PROFUMO
- Lotus Erboristeria
- 17 ott 2023
- Tempo di lettura: 1 min
Aggiornamento: 5 feb

Il termine profumo deriva dal latino per fumum, attraverso il fumo. Nell'antichità, infatti, si usava bruciare essenze come riti sacri agli dèi, per allontanare gli spiriti maligni o per comunicare con l'aldilà.
Nella civiltà egizia, balsamo e unguenti venivano usati per la mummificazione e i profumi per la toeletta femminile. Un importante ruolo avevano anche nella cultura greca e nella Roma imperiale. Oli essenziali, resine e spezie profumavano le case dei nobili ricchi e gli spazi termali.
Anche gli arabi facevano un largo uso di profumi. Fu proprio un arabo di nome Avicenna ad inventare l'alambicco per la distillazione degli oli essenziali. In seguito gli italiani, prendendo spunto da Avicenna, idearono il Vaso Fiorentino che separava direttamente l'olio essenziale dalla parte acquosa.
Nel 1500 i segreti della profumeria italiana approdarono alla corte francese con Caterina de' Medici.
Un secolo più tardi, l'italiano Feminis inventò l'Acqua di Colonia. Cominciò così l'era del profumo di base alcolica e il sud della Francia, in particolare la città di Grasse, diventò il punto di riferimento dei profumieri.
Nel 1800 Guerlain diventò fornitore ufficiale di Napoleone, producendo le più famose Eau de Cologne. Alla fine del 1800, con la sintesi delle prime molecole sintetiche, nacque la profumeria moderna.
Il 1900 è l'epoca dei profumi Couturier e la democratizzazione dei profumi diventa sempre più spinta, fino ai tempi nostri in cui l'industria è capace di lanciare centinaia di profumi ogni anno nel mondo.
Comentarios