Il profumiere, soprattutto quello artigianale, è quasi un alchimista che propone prodotti "su misura" basandosi sull'esperienza empirica e sulla tradizione, ma soprattutto sul naso. Chiunque cominci a svolgere questa attività deve imparare ad associare con gusto le varie essenze, scoprendo il modo migliore per valorizzarle e per creare un bouquet armonico, ma allo stesso tempo unico e gradevole. Ogni singolo componente è la parte di un tutto. In una fragranza ben fatta ci sono note che arrivano subito al cuore e alla testa ma anche altre, altrettanto importanti, che si mantengono sul fondo pronte e riemergere al momento opportuno.
Per preparare un buon profumo bisogna prestare attenzione fin dall'inizio agli ingredienti di base.
Abbastanza semplice è la scelta dell'alcool per preparare il profumo. Richiede, invece, un'attenzione molto maggiore la scelta degli oli essenziali da usare nella composizione. Fondamentale è leggere le etichette, che devono riportare il nome scientifico e quello comune della pianta d'origine, la parte da cui viene estratta l'essenza e il metodo di estrazione. Può rivelarsi utile anche la provenienza geografica dell'olio essenziale per imparare a riconoscere quelli migliori. Ma la cosa fondamentale è la purezza dell'olio essenziale.
La creazione di profumi richiede tempo e pazienza. Prima bisogna padroneggiare la tecnica, le regole di base e l'effetto su sé stessi e sugli altri. Solo dopo che la tecnica, l'esperienza e le impressioni sono state padroneggiate, si può lasciar libera la creatività.
In altre parole, non ci si improvvisa profumieri!
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